Articoli Cinofili

 

Elucubrazioni sulla dominanza

Inizierei ponendomi una semplice domanda: Quando ci portiamo il nostro cucciolo a casa, all'interno della nostra famigliola, questo si percepisce  come parte di un " branco" ?
John Fisher, (noto studioso del comportamento dei cani autore di numerosi libri in merito) scrisse :  "Non credo assolutamente che i cani ci coniderino loro simili e di conseguenza non competono con noi per lo status".
In effetti vari studi affermano che i branchi tendono ad essere formati da individui della stessa specie, ed a causa dell'impregnazione che il cucciolo ha ricevuto durante le sue prime settimane di vita, il cane non pensa come noi, non agisce come noi e non vive in base ai nostri valori.
Inoltre Roger Abrantes, biologo ed etologo, autore anch'esso di numerosi libri sui nostri amici a quattro zampe afferma  che " la gerarchia è una relazione di dominanza -sottomissione  stabilita e mantenuta attraverso dei comportamenti ritualizzati"
Poi prosegue affermando che la relazione dipende da diversi fattori, quali: l'aggressività della specie,  se tra i soggetti in lotta per acquisire un status gerarchico, la lotta sarà all'ultimo sangue o se uno di essi si arrenderà, dalla quantità di risorse disponibili, più risorse ci sono minore  sarà l'antagonismo, se c'è equilibrio tra maschi e femmine presenti nel branco, se la la specie è in libertà o è in cattività.
Quanto scritto ha onestamente poco a che vedere con la relazione con i nostri cani, ma somiglia oggettivamente molto di più alla relazione che intercorre tra individui della stessa specie.
Quindi secondo questa teoria, un cane potrà stringere un forte rapporto all'interno della nostra famiglia ma non si sentirà parte del " branco umano". 
La cosidetta legge del branco trae le sue origini dalla struttura sociale e gerarchica del lupo, ereditata geneticamente dai nostri amici pelosi. Tuttavia i comportamenti dei branchi di lupi in cattività sono profondamente diversi da quelli dei branchi  di lupi che vivono in libertà.
Secondo David Mech , un luminare assoluto sullo studio dei lupi "in un branco di lupi allo stato naturale la dominanza non si manifesta in termini di ordine gerarchico e sembra avere minore importanza rispetto a quella che emerge negli studi sugli animali in cattività". Egli scrive inoltre: "lotte per la dominanza tra i lupi in libertà sono rare se non addirittura inesistenti". Ed ancora: Il branco di lupi tipico dovrebbe esseere considerato come una famiglia in cui i genitori guidano le attività e manifestano la leadersheep nella distribuzione dei compiti, le femmine badano ai cuccioli mentre i maschi vanno a caccia.
Al contrario in effetti di quanto accede nei lupi in cattività che lottano spesso per elevare il proprio status sociale.
La domanda da porsi a questo punto sarebbe : abbiamo quindi preso a modello l'esempio sbagliato  (comportamento dei lupi in cattività) trascurando invece l'esempio più giusto ( quello dei lupi nel loro ambiente naturale?
In questo articolo ho voluto semplicemente mettere in evidenza un punto di vista differente, a mio modo di vedere anche abbastanza convincente, uno spunto su cui  provare a riflettere.
L'articolo è tratto dal libro " Dominanza realtà o mito" Edito da Haqihana e scritto da Barry Eaton.

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Fido è diventato aggressivo

Mi rendo conto che può sembrare strano a chi non è particolarmente avvezzo al mondo canino, ma a volte, e purtroppo sempre più spesso, succede che il nostro  cane, si proprio lui, quello a cui vogliamo tanto bene, che abbiamo  trattato come il nostro bambino, ci si rivolti contro, ci ringhi, arrivi persino a morderci.
Negli ultimi mesi sembra sia scoppiata un epidemia,  mi arriva un cane dietro l'altro, chi disperato si rivolge a me perchè vuol provare a risolvere il problema, chi ancora più disperato pensa sia giunto il momento di regalare il cane, come fosse semplice trovare qualcuno disposto a prendersi un cane adulto aggressivo.
Senza star qui a colpevolizzare nessuno, ( ognuno ha i suoi problemi, e vivere nel terrore con un cane che può farti male seriamente da un momento all'altro, mi rendo conto che non è affatto facile) bisogna però provare a trovare una soluzione, che perdonatemi non può essere regalare il cane, nè tantomeno abbatterlo.
Innanzitutto bisogno capire i motivi per i quali il tuo amico a 4 zampe è improvvisamente ( per i proprietari) diventato un pò meno amico di quanto lo desideravi.
Qui mi tocca portare acqua al mio mulino: Una buona educazione di base, aiuta sicuramente a prevenire l'insorgere di problemi di questo tipo, spesso i proprietari sono davvero affezionati al loro cane, ma non hanno gli strumenti per poterlo educare adeguatamente.  Mi tocca adesso fare una doverosa premessa: anche una semplice educazione di base comporta dei sacrifici, in parte economici, ma soprattutto di tempo e di lavoro che bisogna spendere con il proprio cane, non basta chiamare un esperto, bisogno anche seguire le indicazioni che ti da, e credetemi, questo non sempre accade. A volte diventa difficile riuscire a far fare anche le cose più semplici, perchè anche noi come  i nostri cani siamo  abitudinari, e ci viene difficile cambiare le nostre abitiudini e quelle di Fido.
Un consiglio che mi sento di darvi, è quello di non sottovalutare mai il problema  quando inizia a manifestarsi, Fido non migliorerà da solo, il suo comportamento non potrà che peggiorare se non vi fate aiutare. Non date retta agli esperti di turno, leggete su internet ed informatevi, ma siete poprio sicuri di saper poi discernere tra i buoni consigli e quelli ahimè sbagliati che troverete nel vasto mondo del web? E siete certi di saperli poi applicare adeguatamente?
Il ruolo del cane nella società moderna è cambiato molto rapidamente, si è passati da una vita agreste dove Fido viveva in campagna, libero di correre, cacciare, dove fare la guardia era un grande valore, ad una vita in appartamento, dove pur in presenza di stimoli il nostro amico deve comportarsi da gentle dog, dove è vietato persino abbaiare perchè i vicini si disturbano.
Attenzione chiariamo subito un possibile equivoco, è di gran lunga meglio vivere con il proprio cane in 50 metri quadrati che lasciarlo solo in campagna, il cane è un animale sociale non è fatto per vivere da solo, e se ho il piacere di prendere un cane devo anche avere il piacere di vivermi a 360° il mio rapporto con lui.
Ciò non toglie che spesso chiediamo ai nostri cani delle cose difficili da realizzare, ed inoltre desideriamo che queste cose avvengano naturalmente,  da sole, ed in brevissimo tempo.
Quindi, la prima cosa da fare, è la prevenzione, scegliere un buon corso di educazione, far socializzare il nostro cucciolo, dargli delle regole certe, recarci immediatamente da un professionista alle prime avvisaglie, già al primissimo ringhio.
Se siamo invece in pieno dramma ed abbiamo paura del nostro cane, recarsi da un professionista è sempre la soluzione giusta, probabilmente l'unica,  dobbiamo però essere consapevoli che sarà un lavoro lungo, difficile, con alti e bassi, che probabilmente sarà necessaria anche la consulenza di un bravo veterinario conportamentista, che ci vorrà quindi tantissima pazienza, e un pò dell'amore cha abbiamo sempre manifestato per il nostro cane.  Del resto è o non è il nostro bambino?

                                      



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