lunedì 27 dicembre 2010
Rapporti cane padrone
mercoledì 22 dicembre 2010
La Rally Obedience in Sicilia
Vorrei parlarvi adesso di un nuovo sport cinofilo, davvero molto divertente e coinvolgente, adatto a tutti, e che può essere un modo un tantino meno noioso e più gratificante per fare una buona educazione di base. E’ uno sport, che come dice la parola stessa ha qualcosa dell’obedience, di cui ho già parlato in un articolo precedente, solo che questo è molto meno formale e quindi più adatto a tutto rispetto all’altro. In realtà, io penso che la rally obedience, possa essere un perfetto trait d’union tra l’educazione di base e l’obedience stesso, insomma un ottimo modo per iniziare a fare sport con il proprio cane, prima di lanciarsi, eventualmente nel più complesso mondo dell’obedience.
La rally obedience è uno sport aperto a tutti i cani, meticci compresi, è riconosciuto dal Coni, e prevede varie classi, a seconda delle difficoltà e dell’età del cane.
Abbiamo quindi, la classe junior, con campionati provinciali e regionali, aperta a tutti i cani di età compresa tra i 6 e i 12 mesi.
Segue la classe debuttanti, anche qui per i campionati provinciali e regionali, aperta a tutti i cani che abbiano compiuto almeno 12 mesi.
Quindi abbiamo la classe 1, valevole per tutti i campionati, vi possono accedere i cani che abbiano conseguito una qualifica di eccellente o 3 qualifiche di molto buono nella classe precedente.
La classe 2, vale anch’essa per tutti i campionati, e vi possono accedere tutti i cani che abbiano conseguito 2 qualifiche di eccellente o 3 podi nella classe precedente.
In tutte queste classi, tutto il percorso viene eseguito con il cane al guinzaglio.
La classe 3, prevede invece la condotta senza guinzaglio, ed è necessario per accedervi aver conseguito 3 eccellenti o 3 podi nella classe precedente.
La classe campioni infine, è riservata ai Campioni Italiani, che si disputano il titolo di Campione dell’anno.
Oltre a queste classi, ve ne sono altre 2, la classe open e la classe elite, che vengono istituite ogni 2 anni in occasione dei Giochi Olimpici del Cane.
Il percorso, delimitato da un certo numero di cartelli che indicano quale esercizio viene richiesto, è stabilito dal giudice di volta in volta, e prevede tra l’altro un tempo massimo di percorrenza calcolato sul tempo medio dei concorrenti della stessa classe + 30 secondi.
Terminare il percorso oltre questo tempo, fa incorrere il binomio cane – conduttore nella squalifica.
La differenza sostanziala rispetto all’obedience, è intanto la possibilità di incoraggiare il cane durante il percorso, il poterlo guardare in condotta, l’obbligo di rinforzarlo ad ogni cartello che prevede una sosta. L’obedience, invece, prevede un condotta molto più formale, con lo sguardo del conduttore rivolto in avanti, senza la possibilità di incoraggiare in cane, tutte cose che costano punti di penalizzazione che vengono inesorabilmente pagati in termini di punteggio. Inoltre dal momento in cui il cane ed il conduttore entrano in un ring di obedience, e fino alla fine della prova, in media una ventina di minuti circa, il cane non può mai essere rinforzato se non con un rinforzo di tipo sociale, come il bravo, pronunciato con una certa enfasi, che se tra cane e conduttore è stata instaurato un corretto rapporto di leadersheep, serve molto bene allo scopo.
La Rally obedienceì, vanta oggi pochi proseliti in Sicilia, anche se associazioni cinofilo sportive dilettantistiche come la Dog Obedience Society di Barcellona ( di cui due esponenti hanno partecipato alle recenti dog olimpici games di Lignano Sabbiadoro, classificandosi rispettivamente 2° e 6° nella classifica finale) e alcuni centri cinofili come il Centro Cinofilo Villa Adriana di Agrigento, stanno impegnandosi attivamente per la promozione di questo interessantissimo sport cinofilo anche dalle nostre parti.
Come sempre la strada per portare in Sicilia attività cinofilo sportive diverse dall’utilità e difesa è dura ed impervia, ma con l’impegno, la perseveranza e tanta passione si riesce pian piano a portare avanti una nuova cinofilia sportiva, come testimoniato di sempre più numerosi proprietari che frequentano quotidianamente i corsi di aglity , obedience ed in prossimo futuro, perché no, rally obedience.
Antonio Sciarratta
giovedì 2 dicembre 2010
i 4 step dell'apprendimento
In questo articolo vorrei parlare un po’ di addestramento ed in particolare di apprendimento.
E’ utile pensare all’apprendimento come una sequenza di quattro passi.
- Acquisizione;
- Fluidità;
- Generalizzazione;
- Mantenimento;
E’ chiaro a tutti che l’acquisizione è la prima fase di apprendimento, dove Fido acquisisce un nuovo comportamento. Se vogliamo insegnare al nostro cane ad eseguire il “seduto” , il cane dovrà imparare a muoversi in un certo modo, mettere a terra il proprio posteriore , per guadagnarsi il suo rinforzo.
Il secondo passo, la fluidità, è la fase dove Fido impara ad essere fluido con il nuovo comportamento acquisito. In questa fase il cane acquisisce ritmo ed automatismo. In questa fase, potremmo per esempio, chiedere al cane delle risposte più veloci e più precise per guadagnarsi il rinforzo.
Il terzo passo, è la cosiddetta generalizzazione. I cani sono molto bravi a discriminare, ma conseguentemente altrettanto meno bravi a generalizzare. Questo ci porta al fatto che se noi insegniamo ai nostri cani sempre nello stesso posto, per esempio in cucina, essi saranno molto bravi ad eseguire le risposte richieste in quell’ambiente, ma saranno fatalmente impreparati a fare altrettanto una volta fuori, in un nuovo ambiente.
E’ invece importante, che Fido impari che quello che vale nella nostra cucina, vale anche davanti al bar sotto casa, nello studio veterinario, in presenza di persone, di altri cani, di animali di specie diversa. In sintesi, il cane deve imparare ad eseguire le risposte apprese in diverse circostanze e situazioni. Per ottenere questo, Fido deve essere gradualmente portato dalla nostra cucina ( un ambiente tranquillo e privo di distrazioni) all’expo canina, ambiente caotico, ricco di stimoli visivi ed olfattivi. La generalizzazione è una fase dell’apprendimento raramente automatica che ha bisogno una particolare attenzione.
Il quarto passo, il mantenimento, è una fase in cui Fido incorpora questo comportamento appreso nel suo repertorio comportamentale. Questo significa, che tornando al “ seduto”, Fido deve sempre eseguire un comportamento veloce e preciso.
Come conduttori, abbiamo bisogno di assicurarci che il comportamento sia mantenuto ad un ottimo livello. Per alcuni cani, questo potrebbe richiedere qualche sessione di addestramento occasionale, per altri molte ripetizioni dei passi precedenti, per mantenere, velocità, generalizzazione e precisione.
Ho voluto soffermarmi un po’ di più su questo, per far comprendere ai proprietari di cani, quanto è difficile e complesso insegnare al cane a rispondere ad un determinato segnale, sempre, comunque, e con la stessa velocità e precisione. Quanto lavoro c’è dietro semplici comportamenti come il “ seduto” o il “ terra” se davvero vogliamo che il nostro amico a 4 zampe li esegua con una certa affidabilità e precisione.
Insegnare non è mai facile, bisogna avere pazienza, non farsi prendere dalla frenesia di correre mossi dall’entusiasmo se le cose sembrano andare bene, né scoraggiarsi e abbandonare se le cose sembrano non andare per il verso giusto. Ogni individuo è diverso dall’altro, e questo vale anche per i cani ( anche della stessa razza) e non sempre quello che va bene per uno andrà bene anche per un altro.
Antonio Sciarratta
giovedì 25 novembre 2010
La dieta Barf
C’è una nuova tendenza che fa sempre più proseliti in tutto il mondo, e che si sta velocemente diffondendo anche in Italia. Riguarda l’alimentazione dei cani, e si chiama dieta BARF. Io la seguo per i miei cani da anni e ne sono entusiasta. BARF sta per “Biologically Appropriate Raw Foods”, che possiamo tradurre come “cibi crudi biologicamente appropriati”. I suoi fautori sostengono che, essendo una buona alimentazione alla base della salute di ogni essere vivente, è giusto che anche ai cani venga data una alimentazione appropriata, simile a quella che si procurerebbero se potessero vivere liberi allo stato brado e potessero cacciare. Niente croccantini e crocchette dunque, ma pappe preparate ad hoc, con cibi freschi e variati. Quelli giusti per un cane, ovviamente, che come si sa è un lupo domestico. Se un cane potesse infatti liberamente procacciarsi il cibo, ciò che mangerebbe sarebbero prede anche di grandi dimensioni, e poi uova, frutta, erba, bacche e radici. Il cane infatti è un animale prevalentemente carnivoro e, come per il lupo, il suo corpo è “attrezzato” per mangiare le prede che cattura. E di queste mangia praticamente tutto, non solo i muscoli, ma anche il grasso, le ossa, le cartilagini e gli organi interni. Tutto crudo ovviamente. Ciò che lascia della preda sono solo le ossa troppo grosse per essere triturate, la pelliccia e l’intestino. Ha lunghi canini per afferrare e molari forti e taglienti che gli servono per trinciare la carne e sbriciolare le ossa. Produce una saliva densa e lubrificante, che gli consente di ingerire le ossa crude e sbriciolate senza procurarsi alcun danno. Ha poi uno stomaco grande che produce succhi gastrici estremamente acidi (circa a pH 1 durante la digestione) che gli consentono di digerire il tutto. Avrete notato che tra i vari alimenti non ho nominato i cereali, cioè grano, riso, orzo e tutti i loro derivati come il pane, la pasta e i biscotti. Ed il motivo è che i cani, essendo animali carnivori, non dovrebbero proprio mangiarne, se non in minime quantità. Tra gli appassionati di cani di BARF si parla molto, e molte sono le persone che riferiscono di avere con questa dieta risolto tanti problemi di salute dei loro cani. Io sono passata alla BARF da alcuni anni e devo dire che i miei cani, oltre ad essere assai più felici all’ora dei pasti, sono anche in forma smagliante. Non hanno forfora, non puzzano mai, e hanno il pelo tanto lucido che sembra tirato con la brillantina. Jazz, che è la più anziana, ha i denti bianchi come quelli di un cucciolo. E il suo alito è perfetto. Insomma stanno benissimo. Anche la preparazione dei loro pasti è meno complessa di quanto si potrebbe pensare, e richiede solo pochi minuti al giorno. Se vi siete incuriositi e volete saperne di più, vi consiglio di consultare il sito in italiano www.barf.it . Sempre su internet si trovano poi molti articoli interessanti, forum e i racconti di tante persone che hanno provato. luisamainardi@doggypark.it
Luisa Mainardi
venerdì 19 novembre 2010
Rally obedience
lunedì 15 novembre 2010
Il Kerry Blue Terrier

“Parlare del Kerry Blue Terrier, più che parlare di una razza canina è per me parlare di un amore, di quegli amori che nascono con un colpo di fulmine e che ti coinvolgono piacevolmente ogni giorno di più. La "prima volta" fu una foto e poche parole di descrizione in un piccolo libro sui Terrier che ancora oggi custodisco gelosamente; fu allora che , in un batter di ciglia, decisi che quello sarebbe stato il mio cane. Perdonatemi quindi se parlo "da innamorato", cercherò comunque di descrivere brevemente e senza sentimentalismi le caratteristiche principali di questa razza che resta tutt'ora sconosciuta alla maggior parte delle persone.
" Possa il vento essere sempre alle vostre spalle e un Kerry Blue alla fine del vostro viaggio"...recita un vecchio augurio irlandese, e già da questo si evince quanto i cinofili irlandesi siano fieri di questo cane, tanto da eleggerlo addirittura ad uno dei simboli nazionali. Nel suo paese d’origine si usa dire che il Kerry Blue è il cane perfetto ed in effetti possiede molte caratteristiche desiderabili in un fedele ed utile compagno di vita. Esteriormente si presenta come un cane di media stazza (il maschio non supera i 18 kg..), con un pelo morbido e arricciato, orecchie portate in avanti, coda dritta in alto, testa alta con barba e ciuffo tipico terrier; le caratteristiche del Kerry che saltano agli occhi sono il colore blu del mantello (unico nelle razze canine) e il portamento che nel contempo esprime grande eleganza e potenza esplosiva . E' un terrier al 100%, ma si distingue dalla maggior parte degli altri terrier per la sua particolare sensibilità e versatilità, doti che lo rendono educabile ed addestrabile a qualunque lavoro o disciplina .Il Kerry Blue è un cane da utilità e da lavoro a tutto tondo, utilizzato per la caccia, il recupero della selvaggina anche in acqua, la pastorizia, contro i nocivi, e di recente anche nei vari sport cinofili. E’ un cane molto adatto alla vita in appartamento anche perché non perde il pelo (caratteristica questa che lo rende indicato nei casi di proprietari allergici) e la sua pelle non produce odori; è molto dolce e paziente con i bambini , ma possiede anche un coraggio da leoni ed una grande determinazione.
Grande importanza in questa razza riveste la cura del pelo che deve essere mantenuto ben pulito e senza nodi, e deve essere sottoposto a toelettatura a scadenza mensile, se lo si vuole sempre al meglio delle sue doti estetiche .
Per via del suo temperamento fiero spesso risulta essere un po attaccabrighe con gli altri cani dello stesso sesso e difficilmente si riesce a farlo convivere con altri animali in casa ( gatti, uccelli, roditori) poichè possiede ancora un istinto fortissimo per la caccia ai nocivi. Nella sua storia il Kerry è stato purtroppo utilizzato anche come cane da combattimento:è pur sempre un terrier, quindi possiede carattere, coraggio, agilità, tempra. Benchè è ormai un cane da compagnia, gli allevatori hanno giustamente preservato le doti caratteriali della razza, e queste doti fanno si che questo cane , di norma, si esalti al cospetto di altri cani : vedere un Kerry in posizione "da incontro" è una delle più belle immagini che la cinofilia possa offrire, è in quelle occasioni infatti che esce fuori la fisicità di questo cane, la sua espressione potente e fiera, l'aspetto regale da condottiero.
Il Kerry Blue, per fortuna, non è mai stato un cane "di moda", e questo ha consentito che la razza fosse allevata con cura e dedizione da veri amatori della stessa e fuori da logiche commerciali di mero profitto che troppo spesso hanno decretato la rovina irreparabile di altre razze. In Italia, per esempio, negli ultimi anni non si sono dichiarati più di venti esemplari l'anno, ma di recente proprio la Sicilia sta recitando un ruolo da protagonista vedendo aumentare in maniera esponenziale il numero di esemplari e di estimatori , tanto che è facile pronosticare una discreta e per certi versi sorprendente presenza di Kerry alle expò conofile isolane già dal 2011!
Come indole sono cani affettuosi, accattivanti e gioviali, possiedono una straordinaria intelligenza e vivono comodamente in casa e in simbiosi con la famiglia in quanto sono tra i cani con maggiore capacità di empatia con il proprio amico umano, del quale comprendono facilmente umori e stati d'animo, finendo spesso per diventarne l'amico, lo spigoloso, il confidente. Chi volesse saperne di più, può visitare il sito : www.kerryblueterrier.it.
Giuseppe Virga
mercoledì 3 novembre 2010
il cane a catena
Nella mia attività di istruttore cinofilo mi succede ogni tanto, di imbattermi in persone che tengono il loro cane legato a catena 24 ore su 24, e si lamentano della sua pessima educazione. Devo confessare che questo fatto, mi fa pensare quanta scarsa considerazione alcuni di noi, hanno il proprio cane.
Il cane è senza dubbio l’animale con la più alta capacità di dare e ricevere amore, basti pensare che nonostante alcuni di noi continuino a torturarlo ( come altro definire il tenere un essere vivente legato a catena per la vita) egli continua a volerci bene.
Non riesco a capire, qual è il motivo che spinge le persone ad adottare un cane, per poi tenerlo costantemente legato. Vorrei, sinceramente che qualcuno me lo spiegasse, perché io, davvero, non riesco a capirlo.
Ad ogni modo, è bene, che costoro sappiano che un cane che vive a catena è costantemente stressato, e vorrei vedere, non ha alcuna possibilità di consumare l’energia incamerata durante i pasto, viva isolato, in compagnia della sua catena, mentre essendo un animale sociale, ha bisogno di vivere con il suo padrone. Pretendere che questo cane, una volta libero, non corra a perdifiato, non salti addosso, non si sfoghi, è assolutamente assurdo. Mi sembra naturale, che Fido non risponda al richiamo, sa che se torna, lo aspetta la catena, e si comporta di conseguenza ( è mica scemo), che tiri il guinzaglio, è troppo eccitato e stressato per poter fare altro.
Se si vuole un cane educato, bisogno farsi carico della sua educazione, è una regola semplice, ma spesso i proprietari la ignorano.
Un cane che vive a catena ha ben poche possibilità di essere educato, a meno che, non si cambi radicalmente il modo di gestirlo.
Nell’educazione del cane, qual che conta davvero, è il rapporto che si crea tra cane e proprietario, che deve essere ovviamente all’insegna della fiducia e del reciproco rispetto. Che tipo di rapporto si può instaurare tenendo Fido a catena? Ve lo dico io: nessuno!!
Per questo motivo, tutti quelli che mi verrano a trovare per addestrare il proprio cane, riceveranno un netto rifiuto se mi diranno che il cane vive legato e che non è possibile cambiare questa triste realtà. Il mio consiglio per loro sarà quello di spezzare le catene, vivere il rapporto con il proprio cane in modo sereno, il cane ha bisogno di fidarsi del suo padrone per affidarsi completamente a lui, come si può pensare che questo accada se il cane vive costantemente legato.
Lasciamo che i nostri cani condividano la loro vita con noi, proviamo ad assecondare la loro natura di animali sociali, e se questo non fosse proprio possibile, per motivi che al momento mi sfuggono, pensiamo di affidarlo a qualcuno che possa farlo e compriamoci un peluche, che può rimanere tranquillamente legato senza darci alcun fastidio.
martedì 21 settembre 2010
corsi agility in abbonamento mensile
giovedì 1 luglio 2010
L'obedience
Ho deciso di scrivere un articolo sull’obedience, per sgombrare il campo da molti equivoci. Mi capita spesso, nella mia professione di istruttore cinofilo, di avere dei clienti che si rivolgono a me dicendo di voler fare “ obedience” intendendo però con questo una semplice obbedienza o educazione di base. In parole povere, l’obedience non è una parola esotica, per dire obbedienza, ma è una vera e propria attività sportiva con tanto di regole e regolamento.
L’obedience è un attività cinofilo sportiva riconosciuta dalla FCI ( Federazione Cinologica Internazionale) a cui fa riferimento anche l’Enci ( Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) e consiste in una serie di esercizi di diversa difficoltà ( a seconda della classe in cui si partecipa) portati ad un grande livello di velocità e precisione.
Esistono 4 classi, in base appunto alla difficoltà, la classe debuttanti, la classe 1, la classe 2, la classe 3, che da diritto con il 1° eccellente al conseguimento del CAC ( Certificato di attitudine al Campionato Italiano) che servirà per il conseguimento del titolo di Campione Italiano di Obedience.
Vorrei adesso precisare il rapporto di empatia che sta alla base di un buon binomio cane – conduttore, la gioia di entrambi, ma mi piace sottolineare più quella del cane, ad eseguire gli esercizi che gli vengono richiesti, non perché costretto da un qualsivoglia metodo coercitivo, ma perché fortemente motivato, gioioso, di compiacere il proprio conduttore, in quanto parte integrante di una squadra. Per questo motivo, addestrare un cane con metodi coercitivi non porta a nessun risultato sostanziale in obedience, in quanto tra l’altro il giudice ha il compito di giudicare il rapporto cane – conduttore nella sua scheda di giudizio.
Mi piace altresì sottolineare la difficoltà di talune prove, come la discriminazione olfattiva, dove il nostro amico dovrà individuare con l’olfatto il solo legnetto toccato dal suo conduttore, in mezzo ad altri e riportalo, o come il terra – resta, in gruppo, con altri cani mai visti prima, con il conduttore che esce dalla vista del cane per 2 minuti.
Un'altra cosa che mi piace evidenziare è il bellissimo clima che si crea tra tutti i concorrenti, dove nessuno disturba minimamente la prova dell’altro, dove tutti sono al servizio di tutti, per un consiglio, un aiuto, una parola di sostegno. E alla fine della giostra, solitamente si chiude la giornata con una bella mangiata tutti insieme.
Purtroppo, oggi l’obedience è quasi sconosciuto in Sicilia, mentre è abbastanza diffuso da Roma in su. Pochi pionieri, armati di coraggio e di grande passione, si sobbarcano centinaia di km per gli allenamenti, con delle simulazioni di gara, si prestano a grandi sforzi anche economici per organizzare qualche gara ufficiale o per partecipare alle gare che si svolgono a Napoli, a Roma, a Torino, a Milano. Tra questi merita un grosso plauso l’associazione sportiva “ Dog Obedience Society” di Barcellona ( Me) che si è già fatta carico dell’organizzazione di diverse gare in Sicilia.
Fortunatamente, sull’esempio degli amici di Barcellona stanno nascendo nuovi gruppi in Sicilia, come ad Agrigento, presso il Centro Cinofilo Villa Adriana, o a Palermo presso il Centro Cinofilo Dog Star dell’amica Marianna Raneri.
Siamo ancora in pochi, ma siamo certamente armati di grande passione e da una grande volontà di promuovere questa magnifica attività cinofilo sportiva.
Abbiamo un sogno nel cassetto, che tra pochi anni, anche da noi, chi vorrà fare obedience, troverà tante opportunità, e la possibilità, di gareggiare tutte le domeniche a poche decine di km da casa. Ne troverebbe giovamento l’intero movimento cinofilo siciliano, che in fatto d’addestramento e di cultura cinofila è ahimè ancora molto indietro, e soprattutto ne trarrebbero giovamento i nostri amici pelosi, impegnati mentalmente e fisicamente in una divertente attività cinofilo sportiva, quale enorme valvola di sfogo per quei cani che vivono in appartamento o chiusi nei box, causa principale di stress e dell’insorgere di comportamenti problematici.
Non mi resta che sollecitarvi a venirci a trovare per scoprire anche voi il meraviglioso mondo dell’obedience.
domenica 6 giugno 2010
3^ Rassegna Cinofila Passione e non solo Raffadali


domenica 16 maggio 2010
I frutti della colpa 2
mercoledì 28 aprile 2010
i frutti della colpa
venerdì 23 aprile 2010
cuccioli Border Collie
sabato 17 aprile 2010
Ahi, Ahi Ahi, è fu così che Baloo mi fece fesso

giovedì 15 aprile 2010
Esibizione al Centro Ippico Giarrizzo




In occasione della visita al centro Ippico di una scolaresca di Gela, sono stato invitato a fare un esibizione per i bambini, cosa che ho fatto con grande piacere. Bella la giornata, bellissimo il posto. immerso nel verde, notevole e molto coinvolgente la partecipazione dei bambini, che si sono divertiti ad assistere all'esibizione, a giocare con Fata ( la mia Border Collie) a cavalcare i cavalli, a degustare la ricotta appena fatta. Ecco alcune foto dell'esibizione, che è solo un anticipo della bellissima manifestazione " I Pony Games" che si svolgerà domenica 18 Aprile.
giovedì 1 aprile 2010
fata e i cavalli

giovedì 25 marzo 2010
manifestazioni

giovedì 18 marzo 2010
Cuccioli Border Collie
Sono prenotabili i cuccioli di Border Collie, figli di : Allymoon Godric, Baloo ( 1° ECC. in giovani alla Expo Internazionale di Rende,1° ECC, in giovani, BOB, BOG2 e BOG3 alle 2 Expo Nazionali di Modica, 1° ECC. in giovani, BOB. alla EXPO Nazionale di Marsala, 1° ECC. Miglior giovane alla speciale Border, Internazionale di Palermo. Figlio del Pluricampione: Maghera the Italian Job e della Campionessa Italiana Alymoon Castalia.) X Alymoon Brandy ( figlia del Campione Italiano: Allymoon Gatto Silvestro). I cuccioli nasceranno per la metà di Aprile e saranno consegnati per la metà di Giugno.) Chi fosse interessato può contattarmi tramite mail.
martedì 16 marzo 2010
E' fu così che Baloo divenne padre
venerdì 19 febbraio 2010
La prima volta di Baloo e Brendy

lunedì 8 febbraio 2010
Lois
sabato 6 febbraio 2010
Il cucciolo, guida ad una serena convivenza con Fido. Leggi l'introduzione
mercoledì 27 gennaio 2010
Rocky ed il Signor Rossi

venerdì 22 gennaio 2010
I gorns
I gorns e gli umani sono molto legati, ma ci sono molte regole che gli umani devono assimilare con delle informazioni limitate.
La casa che dividete con la vostra famiglia di gorns, contiene numerosi water di porcellana muniti di sciacquone .Ogni volta che voi provate ad urinare in uno di essi, i gorns vi attaccano. Voi imparate ad usare la toilet solo quando non ci sono gorns presenti. A volte essi tornano a casa e vi costringono a mettere la testa nella toilette senza alcuna apparente ragione. Voi odiate tutto questo. Voi siete anche puniti per guardare la tv, leggere un libro, parlare ad altri umani, mangiare pizza o scrivere delle lettere. Per evitare di diventare pazzi aspettate di rimanere soli per provare a fare qualcosa che vi piace. Mentre essi sono presenti state seduti tranquillamente. Dato che essi testimoniano questo buon comportamento che voi siete capaci di tenere, essi attribuiscono ad un dispetto il guardare la tv o fare altre trasgressioni quando siete lasciati da soli.
Ma peggio di tutto, vi piacciono. Essi, dopo tutto, sono spesso carini con voi. Ma, quando voi gli sorridete, essi vi puniscono. Se voi chiedete scusa, vi puniscono ancora. Voi non avete visto alcun umano, da quando eravate piccoli bambini. Quando ne vedete uno per strada siete curiosi, eccitati, e a volte impauriti. Voi davvero non sapete come agire. Così il gorn con cui vivete vi tiene lontani dall’altro umano e le vostre abilità sociali non si sviluppano mai.
Alla fine siete portati in una scuola di addestramento. La maggior parte dell’addestramento consiste nell’avere il fiato tagliato da una catena di metallo attorno al vostro collo.
Essi sono certi che comprendete ogni comunicazione telepatica, perché a volte rispondete esattamente. Voi odiate l’addestramento. Vi sentite stressati tutto il tempo. Un giorno voi vedete un gorn avvicinarsi con il collare di addestramento in mano. Voi avete paura, non volete sentirvi ancora stressati. Dite al gorn di fermarsi li, lo pregate di lasciarvi solo e di allontanarsi. I gorns sono scioccati da questo comportamento aggressivo.
Essi vi mettono sul loro veicolo e vi portano a fare un giro. Il veicolo si ferma e vi conducono dentro un edificio pieno di umani e di loro escrementi. Gli umani sono dovunque chiusi in piccole gabbie. Alcuni sono nervosi, altri depressi dalla loro prigionia. Il vostro gorn con cui avete passato la vostra vita intera, vi affida ad un estraneo che vi chiude in una piccola stanza. Voi siete terrorizzati, e gridate aiuto alla vostra famiglia di gorns. Ma essi lasciano la stanza e l’edificio. Voi siete rimasti soli e vi praticano un'iniezione letale. Dopo tutto, è la maniera umana di fare le cose.
Questo mondo spaventoso è abitato giornalmente da molti cani domestici.