- La punizione deve essere immediata, deve interrompere l’inizio del comportamento.
- La punizione deve essere sufficientemente avversa per evitare adattamento. Se iniziate con una piccola punizione poi sarete costretti a scalare e il cane formerà un callo alla punizione. Iniziate con una grande intensità.
- La punizione deve seguire ogni tentativo del comportamento per essere associata ad esso. Quando il cane viene punito per un comportamento mai punito prima, chiede a se stesso: Qual è la differenza questa volta? Se è il fatto che voi siete presenti, egli impara a non fare quel comportamento in vostra presenza. Se la punizione non è data su un rapporto continuo il cane discrimina quando la punizione accade e quando non accade.
mercoledì 22 marzo 2017
L'uso degli avversi
mercoledì 3 novembre 2010
il cane a catena
Nella mia attività di istruttore cinofilo mi succede ogni tanto, di imbattermi in persone che tengono il loro cane legato a catena 24 ore su 24, e si lamentano della sua pessima educazione. Devo confessare che questo fatto, mi fa pensare quanta scarsa considerazione alcuni di noi, hanno il proprio cane.
Il cane è senza dubbio l’animale con la più alta capacità di dare e ricevere amore, basti pensare che nonostante alcuni di noi continuino a torturarlo ( come altro definire il tenere un essere vivente legato a catena per la vita) egli continua a volerci bene.
Non riesco a capire, qual è il motivo che spinge le persone ad adottare un cane, per poi tenerlo costantemente legato. Vorrei, sinceramente che qualcuno me lo spiegasse, perché io, davvero, non riesco a capirlo.
Ad ogni modo, è bene, che costoro sappiano che un cane che vive a catena è costantemente stressato, e vorrei vedere, non ha alcuna possibilità di consumare l’energia incamerata durante i pasto, viva isolato, in compagnia della sua catena, mentre essendo un animale sociale, ha bisogno di vivere con il suo padrone. Pretendere che questo cane, una volta libero, non corra a perdifiato, non salti addosso, non si sfoghi, è assolutamente assurdo. Mi sembra naturale, che Fido non risponda al richiamo, sa che se torna, lo aspetta la catena, e si comporta di conseguenza ( è mica scemo), che tiri il guinzaglio, è troppo eccitato e stressato per poter fare altro.
Se si vuole un cane educato, bisogno farsi carico della sua educazione, è una regola semplice, ma spesso i proprietari la ignorano.
Un cane che vive a catena ha ben poche possibilità di essere educato, a meno che, non si cambi radicalmente il modo di gestirlo.
Nell’educazione del cane, qual che conta davvero, è il rapporto che si crea tra cane e proprietario, che deve essere ovviamente all’insegna della fiducia e del reciproco rispetto. Che tipo di rapporto si può instaurare tenendo Fido a catena? Ve lo dico io: nessuno!!
Per questo motivo, tutti quelli che mi verrano a trovare per addestrare il proprio cane, riceveranno un netto rifiuto se mi diranno che il cane vive legato e che non è possibile cambiare questa triste realtà. Il mio consiglio per loro sarà quello di spezzare le catene, vivere il rapporto con il proprio cane in modo sereno, il cane ha bisogno di fidarsi del suo padrone per affidarsi completamente a lui, come si può pensare che questo accada se il cane vive costantemente legato.
Lasciamo che i nostri cani condividano la loro vita con noi, proviamo ad assecondare la loro natura di animali sociali, e se questo non fosse proprio possibile, per motivi che al momento mi sfuggono, pensiamo di affidarlo a qualcuno che possa farlo e compriamoci un peluche, che può rimanere tranquillamente legato senza darci alcun fastidio.
venerdì 22 gennaio 2010
I gorns
I gorns e gli umani sono molto legati, ma ci sono molte regole che gli umani devono assimilare con delle informazioni limitate.
La casa che dividete con la vostra famiglia di gorns, contiene numerosi water di porcellana muniti di sciacquone .Ogni volta che voi provate ad urinare in uno di essi, i gorns vi attaccano. Voi imparate ad usare la toilet solo quando non ci sono gorns presenti. A volte essi tornano a casa e vi costringono a mettere la testa nella toilette senza alcuna apparente ragione. Voi odiate tutto questo. Voi siete anche puniti per guardare la tv, leggere un libro, parlare ad altri umani, mangiare pizza o scrivere delle lettere. Per evitare di diventare pazzi aspettate di rimanere soli per provare a fare qualcosa che vi piace. Mentre essi sono presenti state seduti tranquillamente. Dato che essi testimoniano questo buon comportamento che voi siete capaci di tenere, essi attribuiscono ad un dispetto il guardare la tv o fare altre trasgressioni quando siete lasciati da soli.
Ma peggio di tutto, vi piacciono. Essi, dopo tutto, sono spesso carini con voi. Ma, quando voi gli sorridete, essi vi puniscono. Se voi chiedete scusa, vi puniscono ancora. Voi non avete visto alcun umano, da quando eravate piccoli bambini. Quando ne vedete uno per strada siete curiosi, eccitati, e a volte impauriti. Voi davvero non sapete come agire. Così il gorn con cui vivete vi tiene lontani dall’altro umano e le vostre abilità sociali non si sviluppano mai.
Alla fine siete portati in una scuola di addestramento. La maggior parte dell’addestramento consiste nell’avere il fiato tagliato da una catena di metallo attorno al vostro collo.
Essi sono certi che comprendete ogni comunicazione telepatica, perché a volte rispondete esattamente. Voi odiate l’addestramento. Vi sentite stressati tutto il tempo. Un giorno voi vedete un gorn avvicinarsi con il collare di addestramento in mano. Voi avete paura, non volete sentirvi ancora stressati. Dite al gorn di fermarsi li, lo pregate di lasciarvi solo e di allontanarsi. I gorns sono scioccati da questo comportamento aggressivo.
Essi vi mettono sul loro veicolo e vi portano a fare un giro. Il veicolo si ferma e vi conducono dentro un edificio pieno di umani e di loro escrementi. Gli umani sono dovunque chiusi in piccole gabbie. Alcuni sono nervosi, altri depressi dalla loro prigionia. Il vostro gorn con cui avete passato la vostra vita intera, vi affida ad un estraneo che vi chiude in una piccola stanza. Voi siete terrorizzati, e gridate aiuto alla vostra famiglia di gorns. Ma essi lasciano la stanza e l’edificio. Voi siete rimasti soli e vi praticano un'iniezione letale. Dopo tutto, è la maniera umana di fare le cose.
Questo mondo spaventoso è abitato giornalmente da molti cani domestici.
martedì 29 dicembre 2009
L'alimentazione del cane del Dott. Giuseppe Nocera
Salve, mi chiamo Giuseppe Nocera e sono un Medico Veterinario. Avendo fatto della passione per gli animali il mio lavoro, ogni giorno, ho l’onore di lavorare con queste meravigliose creature, da cui non facciamo che prendere più che donare: … prendiamo il loro affetto, la loro costante presenza al nostro fianco, la loro indulgenza verso i nostri comportamenti spesso errati…
Allora che aspettare a conoscerli meglio? Questo vuol dire secondo me, VERA CULTURA CINOFILA: conoscerli per rispettarli ed amarli al meglio!
Parlando d'alimentazione, anche se il cane possiede le caratteristiche tipiche di un carnivoro, “egli è in realtà uno dei membri meno carnivori dell’ordine dei carnivori”. L’addomesticamento e lo stretto contatto con l’uomo, hanno fatto di lui un onnivoro, un animale cioè che, come l’uomo, può mangiare alimenti sia di origine animale, sia di origine vegetale. Di conseguenza può adattare facilmente le sue abitudini alimentari e può essere nutrito in modo perfettamente soddisfacente con una gran varietà di diete; siano esse preparate in casa o prodotte commercialmente.
Gli alimenti contengono i nutrienti (acqua, proteine, lipidi, carboidrati, vitamine e minerali) essenziali all’organismo per lo sviluppo corporeo, per il buon funzionamento delle reazioni metaboliche, per il mantenimento della temperatura e per la produzione d'energia.
L’acqua e buona parte dei minerali, sono necessari per tutte le funzioni organiche. Proteine, lipidi e carboidrati hanno un’importante funzione strutturale e costituiscono, al tempo stesso, le fonti principali di energia. Ma, poiché le proteine, vengono digerite con maggiore difficoltà, si ottiene energia con più efficienza dai grassi e dai carboidrati. Cani e gatti in realtà, non hanno una richiesta assoluta di carboidrati, anche se questi vengono spesso usati come fonte di energia essendo meno costosi delle proteine e dei grassi. Tuttavia, essi sono indispensabili durante la crescita, la gestazione e l’allattamento.
Infine, le vitamine svolgono prevalentemente funzioni metaboliche.
Ho voluto dare questi, seppur brevi, cenni sui nutrienti per introdurre e chiarire al meglio il concetto di buon alimento e di buona alimentazione. Un buon alimento, deve essere completo ed equilibrato, deve, in pratica contenere tutti i nutrienti necessari a soddisfare le esigenze del nostro cane in relazione al suo stato fisiologico. Da quanto detto sarà facile dedurre come in un animale giovane, che deve completare il suo sviluppo corporeo, l’apporto in proteine dovrà essere maggiore rispetto ad un adulto. Bisogna fare attenzione, però, a non eccedere. L’eccesso di proteine, infatti, non aiuterà il nostro cane ad aumentare la sua massa muscolare, né a migliorare le sue condizioni fisiche, ma si tradurrà in un eccessivo dispendio di energie per l’organismo che dovrà smaltire l’eccesso.
Un cane al lavoro avrà bisogno di un maggiore apporto energetico che si tradurrà in un maggiore apporto in lipidi e carboidrati, nonché in proteine per migliorare le masse muscolari, si potrebbero fare milioni d'altri esempi sul concetto di alimento completo ed equilibrato ma non basterebbe questo intero numero a finire un argomento così vasto quale l’alimentazione.
Prima di concludere, volevo però dare qualche cenno sulla scelta dell’alimento: commerciale o preparato in casa?
Purchè, si rispetti il concetto di completo ed equilibrato, entrambe le diete possono andar bene. Ma, siamo davvero sicuri che la nostra dieta, preparata in casa, contenga tutti i nutrienti giusti e nelle giuste proporzioni per il fabbisogno del nostro amico? Con le diete casalinghe, si finisce spesso col selezionare gli alimenti in relazione ai gusti del nostro animale e alle nostre disponibilità di tempo ed energie senza badare all’apporto in nutrienti.
Le industrie alimentari, d’altro canto hanno ormai raggiunto un alto grado di specializzazione, producendo non solo alimenti in relazione all’età del cane, ma anche alla taglia , alla razza e a speciali condizioni patologiche. Perché dunque rischiare di somministrare al nostro cane un alimento preparato in casa poco bilanciato che può creargli degli squilibri, quando possiamo dargli con tutta sicurezza un buon alimento commerciale? Un buon alimento, garantirà al nostro amico tutti i nutrienti di cui avrà bisogno senza creargli deficit nutrizionali. A meno che non ci siano indicazioni particolari da parte di un medico, scegliete, dunque, un alimento commerciale idoneo al vostro amico per età, taglia e stato fisiologico e soprattutto scegliete un alimento d'alta qualità!Una buona alimentazione gli permetterà di crescere forte e sano. Un alimento commerciale permetterà, inoltre, di razionare meglio il cibo, evitando inutili sovraccarichi o perdite di peso legate alla difficoltà di determinare con esattezza la quantità di cibo da somministrare con una dieta casalinga.
Nello scegliere un prodotto non soffermatevi esclusivamente alla percentuale di nutrienti (tabella nutritiva), ma valutate le materie prime da cui questi sono ottenuti. Esse fanno il costo di un mangime. Le proteine, per esempio, possono essere di origine animale, ma anche vegetale, variando notevolmente il costo del prodotto. Anche se alimentare un cane con un buon mangime potrà sembrarvi dispendioso, in realtà questo vi garantirà che il vostro amico cresca robusto e forte evitandovi inutili spese per integratori o correttori di crescita e, se non peggio, per farmaci.