mercoledì 22 marzo 2017

L'uso degli avversi

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Uso degli avversi

Un interesante punto di vista sull''uso degli stimoli avversativi, tratto dal libro di Jean Donaldson: The Culture Clash". 

Ci sono due modi di impiegare gli avversi, applicandoli e terminandoli.
Il rinforzo negativo è terminare la cosa spiacevole o paurosa quando il cane risponde in un certo modo. Il cane fa qualcosa per far terminare una cattiva sensazione.  La punizione positiva impiega anche un avverso ma questa volta è l’inizio dell’avverso  che funziona per far fermare   o ridurre un comportamento.  Il rinforzo negativo è la fine di un avverso e la punizione negativa è l’inizio di un avverso. Il rinforzo negativo incrementa  la probabilità di un comportamento, la punizione positiva  riduce la probabilità di un comportamento.  Lo stesso avverso alcune volte può essere impiegato in entrambe i modi.  In altre parole esso funziona come un rinforzo negativo, ed è anche una punizione positiva quando inizia.
Il rinforzo negativo anche se fatto correttamente è moralmente ingiustificabile per  l’addestramento di un comportamento.
Idem la punizione positiva. Essa include: i rimproveri verbali, il colpire un cane con il giornale arrotolato, tirargli degli oggetti addosso, spruzzarlo con l’acqua o la citronella . Tutti questi interventi  di solito sono usati più e più volte, nel caso della correzione al guinzaglio probabilmente centinaia di volte nella vita del cane.  Per comprendere meglio tutto questo, guardate come funziona la punizione.
  1. La punizione deve essere immediata, deve interrompere l’inizio del comportamento.
  2. La punizione deve essere sufficientemente avversa per evitare adattamento.  Se iniziate con una piccola punizione poi sarete costretti a scalare e il cane formerà un callo alla punizione. Iniziate con una grande intensità.
  3. La punizione deve seguire ogni tentativo del comportamento per essere associata ad esso. Quando il cane viene punito  per un comportamento mai punito prima, chiede a se stesso: Qual è la differenza questa volta? Se è il fatto che voi siete presenti, egli impara a non fare quel comportamento in vostra presenza. Se la punizione non è data su un rapporto continuo  il cane discrimina quando la punizione accade e quando non accade.

Se avete tempismo e stomaco per questo la punizione probabilmente vi comprerà una temporanea soppressione del comportamento. La punizione è come una bomba a tappeto. Il comportamento che volevate colpire porta con se una porzione dell’intero repertorio del cane. I cani che vengono puniti  inibiscono i loro comportamenti in generale. Quel che è insidioso è che questo è esattamente ciò che molti proprietari vogliono. E’un triste commento nella relazione uomo – cane quando noi proclamiamo di amare i cani  poi attentiamo ai loro comportamenti, li lobotomizziamo con centinaia  di strattoni al guinzaglio in  nome dell’obbedienza.
Questo rende la punizione nella mente di molte persone un sinonimo virtuale dell’ addestramento. Se voi andavate in una classe di obbedienza di 20 anni fa, vedevate  i cani marciare intorno in un cerchio  ricevendo strattoni al guinzaglio per tutta la durata della lezione.  Anche oggi,  quando molte persone chiedono di fermare il cane dal fare qualcosa si aspettano di sentire le lodi di qualche particolare punizione: strattonare, colpire, incatenare, collari elettrici etc.
Ci sono due gratificazioni immediate per le persone che puniscono.  Uno è  il ridursi del comportamento, l’altro è una catartica riduzione di rabbia e frustrazione. Per molte persone  provare a controllare il cane è magnifico.  E così noi andiamo contro queste motivazione quando proviamo ad aiutare le persone  optando per tecniche di addestramento più benevole.
Una cosa che può far diventare assennate le persone sull’uso degli avversi è il danno collaterale che essi frequentemente fanno. Un ben conosciuto effetto dell’uso di avversi  è per esempio di tipo difensivo e provoca l’aggressione.  Storie di cani  che si difendono, spesso sono dovuti a storie di punizione da parte dei proprietari.  Ogni cane o umano ha un punto di rottura.
Un altro effetto a lungo termine è lo sviluppo di una risposta condizionata emozionale.  Un cane  salta per  mordicchiare il bambino. Questo è divertente ed emozionante per cane  perché brucia benzina predatoria  La mamma la prima volta che lo vede dice “ no” con tono fermo, ma rapidamente il cane si abitua a questo suono ed esso non ha alcun impatto con il comportamento. Il padre la prima volta che lo vede,  lo prende per il collo, lo mette giù e dice “NO”. Egli non mordicchia il bambino per alcuni giorni ma il comportamento rispunta. Il cane impara a non ripetere quel comportamento quando c’è il padre in giro.  Il cane adesso mordicchia il bambino durante il giorno quando il padre non c’è ed è sicuro, si astiene dal farlo quando c’è il padre in giro ed è pericoloso.  Nessun comportamento sostitutivo è stato addestrato. Adesso, tra l’altro, il cane è più preoccupato e timoroso quando il padre è in giro ed ha paura delle sue mani.
Un classico effetto  su cui potete scommettere anche se il tempo della punizione è perfetto: noi tendiamo a punire i nostri cani  interattivamente, così anche se la punizione è ben data e il cane è preso nel momento giusto, voi rischiate che  una buona parte dell’associazione  sia con voi, il punitore. Questo può condurvi a innumerevoli problemi  in altre aree, come paure e aggressioni. Le cose peggiorano, naturalmente,  sei il tempismo è scarso. La punizione  se data più di un secondo o due dopo  l’azione, è un abuso, in quando il tempismo imperfetto non dà al cane la possibilità di evitare la punizione attraverso  l’apprendimento.  Il risultato è   il solo predicatore  della  punizione non è il comportamento ma il punitore.  I disperati comportamenti sottomessi dei cani che hanno molta esperienza con queste punizioni sono scorrettamente interpetrate dai proprietari come  un senso di colpevolezza. 

mercoledì 3 novembre 2010

il cane a catena

Nella mia attività di istruttore cinofilo mi succede ogni tanto, di imbattermi in persone che tengono il loro cane legato a catena 24 ore su 24, e si lamentano della sua pessima educazione. Devo confessare che questo fatto, mi fa pensare quanta scarsa considerazione alcuni di noi, hanno il proprio cane.

Il cane è senza dubbio l’animale con la più alta capacità di dare e ricevere amore, basti pensare che nonostante alcuni di noi continuino a torturarlo ( come altro definire il tenere un essere vivente legato a catena per la vita) egli continua a volerci bene.

Non riesco a capire, qual è il motivo che spinge le persone ad adottare un cane, per poi tenerlo costantemente legato. Vorrei, sinceramente che qualcuno me lo spiegasse, perché io, davvero, non riesco a capirlo.

Ad ogni modo, è bene, che costoro sappiano che un cane che vive a catena è costantemente stressato, e vorrei vedere, non ha alcuna possibilità di consumare l’energia incamerata durante i pasto, viva isolato, in compagnia della sua catena, mentre essendo un animale sociale, ha bisogno di vivere con il suo padrone. Pretendere che questo cane, una volta libero, non corra a perdifiato, non salti addosso, non si sfoghi, è assolutamente assurdo. Mi sembra naturale, che Fido non risponda al richiamo, sa che se torna, lo aspetta la catena, e si comporta di conseguenza ( è mica scemo), che tiri il guinzaglio, è troppo eccitato e stressato per poter fare altro.

Se si vuole un cane educato, bisogno farsi carico della sua educazione, è una regola semplice, ma spesso i proprietari la ignorano.

Un cane che vive a catena ha ben poche possibilità di essere educato, a meno che, non si cambi radicalmente il modo di gestirlo.

Nell’educazione del cane, qual che conta davvero, è il rapporto che si crea tra cane e proprietario, che deve essere ovviamente all’insegna della fiducia e del reciproco rispetto. Che tipo di rapporto si può instaurare tenendo Fido a catena? Ve lo dico io: nessuno!!

Per questo motivo, tutti quelli che mi verrano a trovare per addestrare il proprio cane, riceveranno un netto rifiuto se mi diranno che il cane vive legato e che non è possibile cambiare questa triste realtà. Il mio consiglio per loro sarà quello di spezzare le catene, vivere il rapporto con il proprio cane in modo sereno, il cane ha bisogno di fidarsi del suo padrone per affidarsi completamente a lui, come si può pensare che questo accada se il cane vive costantemente legato.

Lasciamo che i nostri cani condividano la loro vita con noi, proviamo ad assecondare la loro natura di animali sociali, e se questo non fosse proprio possibile, per motivi che al momento mi sfuggono, pensiamo di affidarlo a qualcuno che possa farlo e compriamoci un peluche, che può rimanere tranquillamente legato senza darci alcun fastidio.

venerdì 22 gennaio 2010

I gorns

Ogni tanto, durante la mia attività, o curiosando qui e lì per deformazione professionale tra i vari siti cinofili, sento la necessità di scrivere qualcosa sui tanto apprezzati ( da qualcuno) metodi di addestramento coercitivi, basati essenzialmente sull'uso dei collari nell'addestramento di Fido. Collari a strangolo, a punte, elettrici, etc.
Recentemente, anche tv di livello internazionale, come National Geographic Channel, hanno iniziato a trasmettere anche in Italia, dei video dove uno dei trainer che vanno tristemente (permettetemi questa mia personale considerazione) per la maggiore, mostra tutto fiero come si traumatizza un cane mediante un collare elettrico. Su questo trainer e sui suoi metodi vi rimando al comunicato dell'Asetra :http://www.asetra.it/?Asetra_informa:Comunicati_Asetra.
Vorrei, invece, farvi leggere, uno scritto che ho trovato molto interessante, scritto da Jean Donaldson, direttirice dell'accademia per l'addestramento dei cani di San Francisco, che mi auguro possa fornirvi un ulteriore strumento di riflessione:
I gorns
“Immaginate di vivere su un pianeta, dove la specie dominante è più sofisticata intellettualmente rispetto agli umani, che vengono tenuti spesso come animali da compagnia. Essi sono chiamati Gorns. Essi comunicano tra loro con una combinazione di telepatia e movimento degli occhi,assolutamente incomprensibile per gli umani che comunicano attraverso il linguaggio verbale.

I gorns e gli umani sono molto legati, ma ci sono molte regole che gli umani devono assimilare con delle informazioni limitate.

La casa che dividete con la vostra famiglia di gorns, contiene numerosi water di porcellana muniti di sciacquone .Ogni volta che voi provate ad urinare in uno di essi, i gorns vi attaccano. Voi imparate ad usare la toilet solo quando non ci sono gorns presenti. A volte essi tornano a casa e vi costringono a mettere la testa nella toilette senza alcuna apparente ragione. Voi odiate tutto questo. Voi siete anche puniti per guardare la tv, leggere un libro, parlare ad altri umani, mangiare pizza o scrivere delle lettere. Per evitare di diventare pazzi aspettate di rimanere soli per provare a fare qualcosa che vi piace. Mentre essi sono presenti state seduti tranquillamente. Dato che essi testimoniano questo buon comportamento che voi siete capaci di tenere, essi attribuiscono ad un dispetto il guardare la tv o fare altre trasgressioni quando siete lasciati da soli.

Ma peggio di tutto, vi piacciono. Essi, dopo tutto, sono spesso carini con voi. Ma, quando voi gli sorridete, essi vi puniscono. Se voi chiedete scusa, vi puniscono ancora. Voi non avete visto alcun umano, da quando eravate piccoli bambini. Quando ne vedete uno per strada siete curiosi, eccitati, e a volte impauriti. Voi davvero non sapete come agire. Così il gorn con cui vivete vi tiene lontani dall’altro umano e le vostre abilità sociali non si sviluppano mai.

Alla fine siete portati in una scuola di addestramento. La maggior parte dell’addestramento consiste nell’avere il fiato tagliato da una catena di metallo attorno al vostro collo.

Essi sono certi che comprendete ogni comunicazione telepatica, perché a volte rispondete esattamente. Voi odiate l’addestramento. Vi sentite stressati tutto il tempo. Un giorno voi vedete un gorn avvicinarsi con il collare di addestramento in mano. Voi avete paura, non volete sentirvi ancora stressati. Dite al gorn di fermarsi li, lo pregate di lasciarvi solo e di allontanarsi. I gorns sono scioccati da questo comportamento aggressivo.

Essi vi mettono sul loro veicolo e vi portano a fare un giro. Il veicolo si ferma e vi conducono dentro un edificio pieno di umani e di loro escrementi. Gli umani sono dovunque chiusi in piccole gabbie. Alcuni sono nervosi, altri depressi dalla loro prigionia. Il vostro gorn con cui avete passato la vostra vita intera, vi affida ad un estraneo che vi chiude in una piccola stanza. Voi siete terrorizzati, e gridate aiuto alla vostra famiglia di gorns. Ma essi lasciano la stanza e l’edificio. Voi siete rimasti soli e vi praticano un'iniezione letale. Dopo tutto, è la maniera umana di fare le cose.

Questo mondo spaventoso è abitato giornalmente da molti cani domestici.



martedì 29 dicembre 2009

L'alimentazione del cane del Dott. Giuseppe Nocera


Salve, mi chiamo Giuseppe Nocera e sono un Medico Veterinario. Avendo fatto della passione per gli animali il mio lavoro, ogni giorno, ho l’onore di lavorare con queste meravigliose creature, da cui non facciamo che prendere più che donare: … prendiamo il loro affetto, la loro costante presenza al nostro fianco, la loro indulgenza verso i nostri comportamenti spesso errati…

Allora che aspettare a conoscerli meglio? Questo vuol dire secondo me, VERA CULTURA CINOFILA: conoscerli per rispettarli ed amarli al meglio!

Parlando d'alimentazione, anche se il cane possiede le caratteristiche tipiche di un carnivoro, “egli è in realtà uno dei membri meno carnivori dell’ordine dei carnivori”. L’addomesticamento e lo stretto contatto con l’uomo, hanno fatto di lui un onnivoro, un animale cioè che, come l’uomo, può mangiare alimenti sia di origine animale, sia di origine vegetale. Di conseguenza può adattare facilmente le sue abitudini alimentari e può essere nutrito in modo perfettamente soddisfacente con una gran varietà di diete; siano esse preparate in casa o prodotte commercialmente.

Gli alimenti contengono i nutrienti (acqua, proteine, lipidi, carboidrati, vitamine e minerali) essenziali all’organismo per lo sviluppo corporeo, per il buon funzionamento delle reazioni metaboliche, per il mantenimento della temperatura e per la produzione d'energia.

L’acqua e buona parte dei minerali, sono necessari per tutte le funzioni organiche. Proteine, lipidi e carboidrati hanno un’importante funzione strutturale e costituiscono, al tempo stesso, le fonti principali di energia. Ma, poiché le proteine, vengono digerite con maggiore difficoltà, si ottiene energia con più efficienza dai grassi e dai carboidrati. Cani e gatti in realtà, non hanno una richiesta assoluta di carboidrati, anche se questi vengono spesso usati come fonte di energia essendo meno costosi delle proteine e dei grassi. Tuttavia, essi sono indispensabili durante la crescita, la gestazione e l’allattamento.

Infine, le vitamine svolgono prevalentemente funzioni metaboliche.

Ho voluto dare questi, seppur brevi, cenni sui nutrienti per introdurre e chiarire al meglio il concetto di buon alimento e di buona alimentazione. Un buon alimento, deve essere completo ed equilibrato, deve, in pratica contenere tutti i nutrienti necessari a soddisfare le esigenze del nostro cane in relazione al suo stato fisiologico. Da quanto detto sarà facile dedurre come in un animale giovane, che deve completare il suo sviluppo corporeo, l’apporto in proteine dovrà essere maggiore rispetto ad un adulto. Bisogna fare attenzione, però, a non eccedere. L’eccesso di proteine, infatti, non aiuterà il nostro cane ad aumentare la sua massa muscolare, né a migliorare le sue condizioni fisiche, ma si tradurrà in un eccessivo dispendio di energie per l’organismo che dovrà smaltire l’eccesso.

Un cane al lavoro avrà bisogno di un maggiore apporto energetico che si tradurrà in un maggiore apporto in lipidi e carboidrati, nonché in proteine per migliorare le masse muscolari, si potrebbero fare milioni d'altri esempi sul concetto di alimento completo ed equilibrato ma non basterebbe questo intero numero a finire un argomento così vasto quale l’alimentazione.

Prima di concludere, volevo però dare qualche cenno sulla scelta dell’alimento: commerciale o preparato in casa?

Purchè, si rispetti il concetto di completo ed equilibrato, entrambe le diete possono andar bene. Ma, siamo davvero sicuri che la nostra dieta, preparata in casa, contenga tutti i nutrienti giusti e nelle giuste proporzioni per il fabbisogno del nostro amico? Con le diete casalinghe, si finisce spesso col selezionare gli alimenti in relazione ai gusti del nostro animale e alle nostre disponibilità di tempo ed energie senza badare all’apporto in nutrienti.

Le industrie alimentari, d’altro canto hanno ormai raggiunto un alto grado di specializzazione, producendo non solo alimenti in relazione all’età del cane, ma anche alla taglia , alla razza e a speciali condizioni patologiche. Perché dunque rischiare di somministrare al nostro cane un alimento preparato in casa poco bilanciato che può creargli degli squilibri, quando possiamo dargli con tutta sicurezza un buon alimento commerciale? Un buon alimento, garantirà al nostro amico tutti i nutrienti di cui avrà bisogno senza creargli deficit nutrizionali. A meno che non ci siano indicazioni particolari da parte di un medico, scegliete, dunque, un alimento commerciale idoneo al vostro amico per età, taglia e stato fisiologico e soprattutto scegliete un alimento d'alta qualità!Una buona alimentazione gli permetterà di crescere forte e sano. Un alimento commerciale permetterà, inoltre, di razionare meglio il cibo, evitando inutili sovraccarichi o perdite di peso legate alla difficoltà di determinare con esattezza la quantità di cibo da somministrare con una dieta casalinga.

Nello scegliere un prodotto non soffermatevi esclusivamente alla percentuale di nutrienti (tabella nutritiva), ma valutate le materie prime da cui questi sono ottenuti. Esse fanno il costo di un mangime. Le proteine, per esempio, possono essere di origine animale, ma anche vegetale, variando notevolmente il costo del prodotto. Anche se alimentare un cane con un buon mangime potrà sembrarvi dispendioso, in realtà questo vi garantirà che il vostro amico cresca robusto e forte evitandovi inutili spese per integratori o correttori di crescita e, se non peggio, per farmaci.

martedì 18 novembre 2008

Alleniamo le menti dei nostri cani


Ho scritto in precedenza un articolo sull'importanza di una buona attività fisica per i nostri cani, oggi vorrei soffermarmi brevemente sull'importanza della stimolazione mentale di Fido.
I cani amano i giochi che propongono una sfida da vincere, un puzzle da risolvere.  Il clicker training è indubbiamente l'ideale da questo punto di vista, attiva i cani mentalmente, li stimola a risolvere il quiz che li porterà all'agognata ricompensa. I cani possono sperimentare nuovi comportamenti, certi che in caso di errore non saranno in nessun caso rimproverati o peggio ancora puniti. Non ci sono limiti alle cose che i cani possono imparare attraverso il clicker training, l'unico limite sta probabilmente nella fantasia e nella creatività dell'istruttore. Mediante il clicker training i cani imparano ad imparare, le loro menti si aprono, c'è un momento magico in cui sembra scocchi una scintilla nella mente del nostro cane che come d'incanto tira fuori il comportamento desiderato.  Solo chi ha provato ad insegnare al proprio cane attraverso il clicker training sa probabilmente di cosa parlo. Sto parlando di cani che riescono a tirar fuori un nuovo comportamento a volte anche complesso in pochissime battute, di cani la cui intelligenza e perspicacia finisce per sorprendere anche chi come me ha fatto dell'addestramento di fido  la propria vita , il proprio lavoro.  Siate dunque volenterosi e armatevi di un clicker, un sacchetto pieno di gustosi bocconcini e tanta, tanta passione e creatività. Vi assicuro non ve ne pentirete, vi assicurerete invece dei momenti di grande divertimento insieme al vostro più caro amico: il vostro cane!

venerdì 24 ottobre 2008

Insegnare l'inibizione del morso

Passo qui ad un argomento molto importante, ovvero come insegnare al tuo cucciolo ad inibire il proprio morso, ovvero ad avere una bocca morbida quando morde. 
Questo insegnamento dovrebbe già essere stato impartito ai cuccioli dalla madre dai 30 ai 60 giorni di età, quando in linea di principio, il cucciolo dovrebbe essere adottato dai nuovi proprietari. Qui entriamo in gioco noi!  Dai 60 giorni e fino ai tre mesi di età è buona cosa giocare con il cucciolo permettendogli di mordicchiare le nostre mani, cosa che al piccolino di solito piace tanto, quel che è di fondamentale importanza in questo gioco però è giocare seguendo delle regole precise: se il cucciolo stringe le sue mascelle gridate" ahi" come se vi avesse fatto davvero male e terminate il gioco per uno o due minuti. Quello che volete ottenere è che il cucciolo pensi che la nostra pelle è davvero molto sensibile e che quindi deve fare molta attenzione quando gioca insieme a noi a questo gioco. Un errore comune è quello di punire il cucciolo quando ci mordicchia le mani, questo insegna a Fido a non mordicchiare le mani di chi è in grado di punirlo per cui egli sposterà la sua attenzione su chi invece non lo punisce, magari i nostri bambini, e per giunta in questo modo non stiamo fornendo  al nostro cane nessun tipo di addestramento riguardo all'inibizione del morso. E' invece assolutamente indispensabile che entro i 4 - 5 mesi di età Fido abbia imparato ad inibire il proprio morso. Un ottima idea in questo senso potrebbe essere iscrivere il piccolino ( intorno ai 3 mesi di età) ad  una puppy class, dove Fido giocando con altri cuccioli impara a comunicare con i propri simili, ad inibire il proprio morso e riceve una prima educazione da parte degli istruttori. 
Solo in un secondo momento sempre intorno ai 3 - 4 mesi dovremo lavorare per fare in modo che il cucciolo diminuisca la frequenza dei suoi morsi, mordicchiandoci magari solo dopo nostro segnale, e che in ogni caso smetta immediatamente di mordicchiarci quando noi glielo chiediamo.

martedì 7 ottobre 2008

i rinforzi

Non voglio adesso dilungarmi si rinforzi positivi e negativi, sul perchè usare uno piuttosto che l'altro, chi ha avuto la bontà di leggermi fino adesso avrà certamente compreso che sono un convinto sostenitore del rinforzo positivo e uno strenue avversore di quello negativo. 
Vorrei invece parlare dell'importanza di avere in mano le carte giuste per fare un buon addestramento. Mi spiego meglio. E' assolutamente necessario che nell'addestramento del vostro cane voi abbiate accesso e disponibilità al  rinforzo n. 1 per  Fido in quel momento. 
Come ogni essere vivente il vostro cane avrà delle preferenze anche in materia di rinforzi. Ad esempio un mio cliente recentemente mi parlava della difficoltà di lavorare con il suo cane ( uno splendido pastore tedesco di 20 mesi) in giardino perchè Fido era troppo distratto dalle pietre con cui si divertiva a giocare.  E' abbastanza  chiaro in questo caso che il rinforzo n. 1 per il cane erano le pietre e non i gustosi bocconcini che il mio ignaro cliente aveva nel marsupio. Cosa fare allora in questo caso? Le soluzioni sono due: o cambiare il posto e lavorare dove il rinforzo n. 1 sia per il cane quello che noi abbiamo in mano ( bocconcino, pallina, salamotto in yuta) oppure sfruttare a nostro vantaggio i desideri di Fido. Nel secondo caso dobbiamo semplicemente conservare i bocconcini e utilizzare le pietre come rinforzo. Il cane amava giocare ad un gioco dove il proprietario lanciava la pietra e lui la andava prendere, anche se poi non la riportava indietro. Dare al cane un comando, e solo dopo che questi lo aveva eseguito correttamente e aver dato il " bravo " ( rinforzo condizionato) lanciare la pietra, si è rivelato un ottimo sistema per lavorare con il cane in presenza delle pietre.
Più in generale, dobbiamo comprendere che come proprietari , abbiamo l'opportunità di gestire ogni cosa che piace al nostro cane, cibo, passeggiata, gioco, etc. e dobbiamo essere capaci di sfruttare ognuno di essi  come rinforzo per l'esecuzione di un comportamento ben fatto. Questo è un ottimo sistema per non dover premiare il cane con un bocconcino ogni volta che esegue un comando e nello stesso tempo esercitarsi in tante piccole sedute di addestramento. Ricorda: ogni cosa che il tuo cane vuole in quel preciso momento diventa un rinforzo primario, a te il compito di sfruttarlo a tuo favore per il suo addestramento.