venerdì 24 ottobre 2008

Insegnare l'inibizione del morso

Passo qui ad un argomento molto importante, ovvero come insegnare al tuo cucciolo ad inibire il proprio morso, ovvero ad avere una bocca morbida quando morde. 
Questo insegnamento dovrebbe già essere stato impartito ai cuccioli dalla madre dai 30 ai 60 giorni di età, quando in linea di principio, il cucciolo dovrebbe essere adottato dai nuovi proprietari. Qui entriamo in gioco noi!  Dai 60 giorni e fino ai tre mesi di età è buona cosa giocare con il cucciolo permettendogli di mordicchiare le nostre mani, cosa che al piccolino di solito piace tanto, quel che è di fondamentale importanza in questo gioco però è giocare seguendo delle regole precise: se il cucciolo stringe le sue mascelle gridate" ahi" come se vi avesse fatto davvero male e terminate il gioco per uno o due minuti. Quello che volete ottenere è che il cucciolo pensi che la nostra pelle è davvero molto sensibile e che quindi deve fare molta attenzione quando gioca insieme a noi a questo gioco. Un errore comune è quello di punire il cucciolo quando ci mordicchia le mani, questo insegna a Fido a non mordicchiare le mani di chi è in grado di punirlo per cui egli sposterà la sua attenzione su chi invece non lo punisce, magari i nostri bambini, e per giunta in questo modo non stiamo fornendo  al nostro cane nessun tipo di addestramento riguardo all'inibizione del morso. E' invece assolutamente indispensabile che entro i 4 - 5 mesi di età Fido abbia imparato ad inibire il proprio morso. Un ottima idea in questo senso potrebbe essere iscrivere il piccolino ( intorno ai 3 mesi di età) ad  una puppy class, dove Fido giocando con altri cuccioli impara a comunicare con i propri simili, ad inibire il proprio morso e riceve una prima educazione da parte degli istruttori. 
Solo in un secondo momento sempre intorno ai 3 - 4 mesi dovremo lavorare per fare in modo che il cucciolo diminuisca la frequenza dei suoi morsi, mordicchiandoci magari solo dopo nostro segnale, e che in ogni caso smetta immediatamente di mordicchiarci quando noi glielo chiediamo.

martedì 7 ottobre 2008

i rinforzi

Non voglio adesso dilungarmi si rinforzi positivi e negativi, sul perchè usare uno piuttosto che l'altro, chi ha avuto la bontà di leggermi fino adesso avrà certamente compreso che sono un convinto sostenitore del rinforzo positivo e uno strenue avversore di quello negativo. 
Vorrei invece parlare dell'importanza di avere in mano le carte giuste per fare un buon addestramento. Mi spiego meglio. E' assolutamente necessario che nell'addestramento del vostro cane voi abbiate accesso e disponibilità al  rinforzo n. 1 per  Fido in quel momento. 
Come ogni essere vivente il vostro cane avrà delle preferenze anche in materia di rinforzi. Ad esempio un mio cliente recentemente mi parlava della difficoltà di lavorare con il suo cane ( uno splendido pastore tedesco di 20 mesi) in giardino perchè Fido era troppo distratto dalle pietre con cui si divertiva a giocare.  E' abbastanza  chiaro in questo caso che il rinforzo n. 1 per il cane erano le pietre e non i gustosi bocconcini che il mio ignaro cliente aveva nel marsupio. Cosa fare allora in questo caso? Le soluzioni sono due: o cambiare il posto e lavorare dove il rinforzo n. 1 sia per il cane quello che noi abbiamo in mano ( bocconcino, pallina, salamotto in yuta) oppure sfruttare a nostro vantaggio i desideri di Fido. Nel secondo caso dobbiamo semplicemente conservare i bocconcini e utilizzare le pietre come rinforzo. Il cane amava giocare ad un gioco dove il proprietario lanciava la pietra e lui la andava prendere, anche se poi non la riportava indietro. Dare al cane un comando, e solo dopo che questi lo aveva eseguito correttamente e aver dato il " bravo " ( rinforzo condizionato) lanciare la pietra, si è rivelato un ottimo sistema per lavorare con il cane in presenza delle pietre.
Più in generale, dobbiamo comprendere che come proprietari , abbiamo l'opportunità di gestire ogni cosa che piace al nostro cane, cibo, passeggiata, gioco, etc. e dobbiamo essere capaci di sfruttare ognuno di essi  come rinforzo per l'esecuzione di un comportamento ben fatto. Questo è un ottimo sistema per non dover premiare il cane con un bocconcino ogni volta che esegue un comando e nello stesso tempo esercitarsi in tante piccole sedute di addestramento. Ricorda: ogni cosa che il tuo cane vuole in quel preciso momento diventa un rinforzo primario, a te il compito di sfruttarlo a tuo favore per il suo addestramento.