lunedì 27 dicembre 2010
Rapporti cane padrone
mercoledì 22 dicembre 2010
La Rally Obedience in Sicilia
Vorrei parlarvi adesso di un nuovo sport cinofilo, davvero molto divertente e coinvolgente, adatto a tutti, e che può essere un modo un tantino meno noioso e più gratificante per fare una buona educazione di base. E’ uno sport, che come dice la parola stessa ha qualcosa dell’obedience, di cui ho già parlato in un articolo precedente, solo che questo è molto meno formale e quindi più adatto a tutto rispetto all’altro. In realtà, io penso che la rally obedience, possa essere un perfetto trait d’union tra l’educazione di base e l’obedience stesso, insomma un ottimo modo per iniziare a fare sport con il proprio cane, prima di lanciarsi, eventualmente nel più complesso mondo dell’obedience.
La rally obedience è uno sport aperto a tutti i cani, meticci compresi, è riconosciuto dal Coni, e prevede varie classi, a seconda delle difficoltà e dell’età del cane.
Abbiamo quindi, la classe junior, con campionati provinciali e regionali, aperta a tutti i cani di età compresa tra i 6 e i 12 mesi.
Segue la classe debuttanti, anche qui per i campionati provinciali e regionali, aperta a tutti i cani che abbiano compiuto almeno 12 mesi.
Quindi abbiamo la classe 1, valevole per tutti i campionati, vi possono accedere i cani che abbiano conseguito una qualifica di eccellente o 3 qualifiche di molto buono nella classe precedente.
La classe 2, vale anch’essa per tutti i campionati, e vi possono accedere tutti i cani che abbiano conseguito 2 qualifiche di eccellente o 3 podi nella classe precedente.
In tutte queste classi, tutto il percorso viene eseguito con il cane al guinzaglio.
La classe 3, prevede invece la condotta senza guinzaglio, ed è necessario per accedervi aver conseguito 3 eccellenti o 3 podi nella classe precedente.
La classe campioni infine, è riservata ai Campioni Italiani, che si disputano il titolo di Campione dell’anno.
Oltre a queste classi, ve ne sono altre 2, la classe open e la classe elite, che vengono istituite ogni 2 anni in occasione dei Giochi Olimpici del Cane.
Il percorso, delimitato da un certo numero di cartelli che indicano quale esercizio viene richiesto, è stabilito dal giudice di volta in volta, e prevede tra l’altro un tempo massimo di percorrenza calcolato sul tempo medio dei concorrenti della stessa classe + 30 secondi.
Terminare il percorso oltre questo tempo, fa incorrere il binomio cane – conduttore nella squalifica.
La differenza sostanziala rispetto all’obedience, è intanto la possibilità di incoraggiare il cane durante il percorso, il poterlo guardare in condotta, l’obbligo di rinforzarlo ad ogni cartello che prevede una sosta. L’obedience, invece, prevede un condotta molto più formale, con lo sguardo del conduttore rivolto in avanti, senza la possibilità di incoraggiare in cane, tutte cose che costano punti di penalizzazione che vengono inesorabilmente pagati in termini di punteggio. Inoltre dal momento in cui il cane ed il conduttore entrano in un ring di obedience, e fino alla fine della prova, in media una ventina di minuti circa, il cane non può mai essere rinforzato se non con un rinforzo di tipo sociale, come il bravo, pronunciato con una certa enfasi, che se tra cane e conduttore è stata instaurato un corretto rapporto di leadersheep, serve molto bene allo scopo.
La Rally obedienceì, vanta oggi pochi proseliti in Sicilia, anche se associazioni cinofilo sportive dilettantistiche come la Dog Obedience Society di Barcellona ( di cui due esponenti hanno partecipato alle recenti dog olimpici games di Lignano Sabbiadoro, classificandosi rispettivamente 2° e 6° nella classifica finale) e alcuni centri cinofili come il Centro Cinofilo Villa Adriana di Agrigento, stanno impegnandosi attivamente per la promozione di questo interessantissimo sport cinofilo anche dalle nostre parti.
Come sempre la strada per portare in Sicilia attività cinofilo sportive diverse dall’utilità e difesa è dura ed impervia, ma con l’impegno, la perseveranza e tanta passione si riesce pian piano a portare avanti una nuova cinofilia sportiva, come testimoniato di sempre più numerosi proprietari che frequentano quotidianamente i corsi di aglity , obedience ed in prossimo futuro, perché no, rally obedience.
Antonio Sciarratta
giovedì 2 dicembre 2010
i 4 step dell'apprendimento
In questo articolo vorrei parlare un po’ di addestramento ed in particolare di apprendimento.
E’ utile pensare all’apprendimento come una sequenza di quattro passi.
- Acquisizione;
- Fluidità;
- Generalizzazione;
- Mantenimento;
E’ chiaro a tutti che l’acquisizione è la prima fase di apprendimento, dove Fido acquisisce un nuovo comportamento. Se vogliamo insegnare al nostro cane ad eseguire il “seduto” , il cane dovrà imparare a muoversi in un certo modo, mettere a terra il proprio posteriore , per guadagnarsi il suo rinforzo.
Il secondo passo, la fluidità, è la fase dove Fido impara ad essere fluido con il nuovo comportamento acquisito. In questa fase il cane acquisisce ritmo ed automatismo. In questa fase, potremmo per esempio, chiedere al cane delle risposte più veloci e più precise per guadagnarsi il rinforzo.
Il terzo passo, è la cosiddetta generalizzazione. I cani sono molto bravi a discriminare, ma conseguentemente altrettanto meno bravi a generalizzare. Questo ci porta al fatto che se noi insegniamo ai nostri cani sempre nello stesso posto, per esempio in cucina, essi saranno molto bravi ad eseguire le risposte richieste in quell’ambiente, ma saranno fatalmente impreparati a fare altrettanto una volta fuori, in un nuovo ambiente.
E’ invece importante, che Fido impari che quello che vale nella nostra cucina, vale anche davanti al bar sotto casa, nello studio veterinario, in presenza di persone, di altri cani, di animali di specie diversa. In sintesi, il cane deve imparare ad eseguire le risposte apprese in diverse circostanze e situazioni. Per ottenere questo, Fido deve essere gradualmente portato dalla nostra cucina ( un ambiente tranquillo e privo di distrazioni) all’expo canina, ambiente caotico, ricco di stimoli visivi ed olfattivi. La generalizzazione è una fase dell’apprendimento raramente automatica che ha bisogno una particolare attenzione.
Il quarto passo, il mantenimento, è una fase in cui Fido incorpora questo comportamento appreso nel suo repertorio comportamentale. Questo significa, che tornando al “ seduto”, Fido deve sempre eseguire un comportamento veloce e preciso.
Come conduttori, abbiamo bisogno di assicurarci che il comportamento sia mantenuto ad un ottimo livello. Per alcuni cani, questo potrebbe richiedere qualche sessione di addestramento occasionale, per altri molte ripetizioni dei passi precedenti, per mantenere, velocità, generalizzazione e precisione.
Ho voluto soffermarmi un po’ di più su questo, per far comprendere ai proprietari di cani, quanto è difficile e complesso insegnare al cane a rispondere ad un determinato segnale, sempre, comunque, e con la stessa velocità e precisione. Quanto lavoro c’è dietro semplici comportamenti come il “ seduto” o il “ terra” se davvero vogliamo che il nostro amico a 4 zampe li esegua con una certa affidabilità e precisione.
Insegnare non è mai facile, bisogna avere pazienza, non farsi prendere dalla frenesia di correre mossi dall’entusiasmo se le cose sembrano andare bene, né scoraggiarsi e abbandonare se le cose sembrano non andare per il verso giusto. Ogni individuo è diverso dall’altro, e questo vale anche per i cani ( anche della stessa razza) e non sempre quello che va bene per uno andrà bene anche per un altro.
Antonio Sciarratta